Leopoldina Naudet

Fondatrice «Sorelle della Sacra Famiglia»

1773-1834

Una voce internazionale e di alta cultura, Leopoldina Naudet (1773 – 1834), dopo aver conosciuto da vicino gli sfarzi della corte imperiale senza lasciarsene suggestionare, insegue a Verona un sogno che è spirituale, culturale ed educativo. Istruita sullo sfondo di un mondo gesuita in cerca di riscatto, giunge nella città scaligera dove, nel 1816, fonda un istituto religioso, Le sorelle della Sacra famiglia. Qui, oltre alla vita conventuale, si dedica alla formazione sia di ragazze dell’alta società sia di quelle meno abbienti. È una proposta che viene ben accolta a Verona, infatti il primo Ottocento vede la nascita di numerosi istituti.

Istituto Sorelle della Sacra Famiglia – Piazza Cittadella, Verona. Ottobre 1817.

Il buio sta per cedere il passo all’alba. Il convento è avvolto nel silenzio. Dalla finestra di uno studiolo traspare la luce di una lampada a olio. Leopoldina, dopo una notte trascorsa in preghiera, si incammina verso l’ala del convitto. I locali profumano ancora di vernice fresca; le impalcature, tolte da pochi giorni, cedono lo spazio a un ambiente accogliente. Tutto è pronto. A breve le giovani nobildonne entreranno con le loro domestiche e inizieranno con una preghiera il loro percorso di conoscenza. Passeggiando, Leopoldina accenna un sorriso e si prepara a riceverle. Si sofferma tra le stanze come sugli anni passati, sull’incontro con Padre Niccolò, sull’amicizia con Maddalena di Canossa e su quanto l’abbiano arricchita. Ora spetta a lei portare avanti la stessa missione, accogliendo sempre più ragazze.

È un contesto multiculturale quello in cui si trova a nascere la Naudet e stretti sono i legami con la corte imperiale austriaca. Il padre è francese, la madre di origine tedesco-slovacca. Entrambi sono al servizio del Granduca di Toscana Leopoldo d’Asburgo, fratello dell’imperatore d’Austria.

Quando Leopoldina nasce a Firenze il 31 maggio 1773, è lo stesso granduca a farle da padrino di battesimo. La Naudet, con la sorella Luisa, fin dai primi anni, hanno modo di frequentare la vita di corte presso Palazzo Pitti. A soli 17 anni, dopo un’adeguata formazione in Italia e in Francia, Leopoldina inizia la sua attività di educatrice presso la corte di Firenze e quindi di Vienna. Suo incarico è quello di formare i piccoli arciduchi attraverso l’insegnamento della lingua francese e lo sviluppo delle loro qualità. Il 1792 vede Leopoldina a Praga con la principessa Maria Anna per la fondazione di una comunità religiosa il cui scopo è praticare la vita monastica e fare opere di carità.

 

Canaletto, Vista di Vienna dal Palazzo del Belvedere, 1759/1760, dettaglio

Uno degli incontri fondamentali nella vita di Leopoldina è quello che avviene a Praga nel 1799 con Padre Niccolò Paccanari, fondatore di un ordine religioso ispirato a Sant’Ignazio di Loyola, che consiglia alla Naudet di dare vita a un istituto femminile, le Dilette di Gesù. L’ordine verrà in seguito soppresso ma l’ispirazione ignaziana rimane in Leopoldina che giunge in Italia alla ricerca di una nuova città che possa accogliere il suo progetto. Su indicazione del canonico Pacetti si trasferisce a Verona e, nel 1808, inizia la sua collaborazione con Maddalena di Canossa, con cui si occupa di organizzare le scuole, il catechismo e l’assistenza per le ragazze povere del quartiere di San Zeno.

Il loro percorso condiviso dura otto anni, fino a che, nel 1816, Leopoldina fonda l’Istituto Sorelle della Sacra famiglia, originariamente situato presso il convento delle Terese, in piazza Cittadella. La Naudet con le compagne si dedica alla preghiera e alla formazione delle giovani nobili ospitate nel convitto e offre la possibilità di frequentare scuole gratuite alle ragazze povere. Leopoldina si definisce uno strumento nelle mani di Dio e si ispira a Gesù, Maria e Giuseppe quali fondatori dell’Istituto. “Dio solo” è il motto che sintetizza il percorso spirituale della sua vita.

 

La casa madre dell’istituto Sorelle della Sacra Famiglia

L’educazione della gioventù femminile è un punto cardine dell’opera di Leopoldina che, ben conscia dell’importanza della formazione delle ragazze, un dato non scontato per il primo Ottocento, si adopera affinché esse abbiano l’eccellenza nei loro studi, senza dimenticare il valore della dimensione spirituale. Ispirandosi alla Ratio studiorum della Compagnia di Gesù (il documento ufficiale con cui vengono stabiliti i programmi di studi), tra il 1813 e il 1817 Leopoldina, dopo essersi consultata con il sacerdote Bertoni, redige una serie di testi. Tra questi spicca il Piano di Studi, nel quale prende forma la didattica dell’istituto della Sacra Famiglia. Le educande del collegio possono così contare su studi di alto livello. Fra gli insegnamenti proposti vi sono quattro lingue (francese, tedesco, inglese, italiano), l’aritmetica, la geografia, la storia, le belle arti, la calligrafia, teoria e pratica dell’economia domestica e religione.

 

Santa Cappanini, La famiglia delle sorelle, 1836 ca

La Verona di primo Ottocento si presenta come una città segnata dalla guerra, dalle epidemie e dai molteplici avvicendamenti governativi. La miseria dilaga ed è comune vedere gruppi di ragazzini mendicare. L’istruzione è riservata a una minima parte della popolazione e alcuni la credono dannosa per le donne. Tuttavia è proprio questo il periodo in cui sorgono istituti religiosi con finalità educative e assistenziali. Tra i fondatori e le fondatrici, oltre a Leopoldina, si ricordano: don Pietro Leonardi, Maddalena di Canossa, don Gaspare Bertoni, Vincenza Poloni e don Carlo Steeb, don Antonio Provolo, don Nicola Mazza.

 

BIBLIOGRAFIA

CONA, Rino, Leopoldina Naudet (1773-1834). La tua volontà, come in cielo anche in terra, San Pietro in Cariano (Verona): Gabrielli Editori 2016.

NAUDET Leopoldina, Memorie secrete. Giornale, a cura di Cristina Frescura, Verona: Gabrielli Editori 2012.

NAUDET Leopoldina, Conferenze spirituali, a cura di Adriana Valerio, Verona: Gabrielli Editori 2014.

NAUDET Leopoldina, L’Epistolario, a cura di Adriana Valerio, Verona: Gabrielli Editori 2016.

SIMONELLI Cristina, Leopoldina Naudet. Sette stanze e un’ouverture, Verona: Gabrielli Editori,  2009.